L’Ambito Distrettuale Sociale n. 13 “Marrucino”
Gli Ambiti Distrettuali Sociali (ADS), definiti a livello regionale, rappresentano lo strumento amministrativo per l’attuazione da parte dei Comuni, singoli o associati, delle politiche sociali a livello territoriale.
L’attività di programmazione, progettazione e realizzazione del sistema locale dei servizi sociali si concretizza - in particolare - nell’assolvimento dei compiti di seguito specificati:
- a. predisposizione del Piano sociale distrettuale, ovvero del quadro generale degli interventi e dei servizi sociali offerti sul territorio di riferimento e dei budget previsionali di spesa;
- b. scelta delle priorità di intervento, tenendo conto sia degli indirizzi regionali e nazionali che delle risorse disponibili;
- c. concertazione con l’ASL al fine di assicurare coerenza e unitarietà all’attività dei servizi e interventi sociosanitari;
- d. definizione delle modalità organizzative dei servizi e dei criteri di utilizzazione delle risorse finanziarie e professionali;
L’Ente capofila (ECAD) - Comune di Guardiagrele
L’ECAD è il soggetto istituzionale preposto a rappresentare l'Ambito Distrettuale Sociale e ad esercitare, in nome e per conto di tutti i Comuni dell'Ambito, le funzioni amministrative in materia sociale, assicurando la regia dei processi istituzionali di competenza dell'Ambito stesso con l’ausilio diretto dell’Ufficio di Piano, occupandosi della organizzazione e gestione unitaria dei servizi sociali territoriali.
L’ECAD adotta gli atti di indirizzo e di programmazione e, in particolare:
- a. approva il Piano sociale distrettuale e predispone i programmi attuativi su proposta di ogni singolo Comune componente l’ADS;
- b. individua, in riferimento al Piano Sociale Regionale (PSR) e ai Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali (LEPS) del Piano Sociale Nazionale (PSN), le tipologie di servizi sociali da realizzare a livello di ADS e le relative modalità di accesso;
- c. attua gli indirizzi della programmazione regionale e nazionale, anche avvalendosi della partecipazione dei soggetti della rete sociale;
- d. destina l’impiego degli stanziamenti dei Fondi di gestione diretta e indiretta;
- e. nell’ambito delle funzioni di gestione e coordinamento dei servizi svolte dall’Ufficio di Piano dell’ECAD competente, garantisce un servizio permanente di promozione sociale, con funzioni di raccordo tra gli utenti e gli erogatori dei servizi;
- f. organizza e disciplina i servizi di informazione, orientamento, accesso e presa in carico, nonché gli interventi assistenziali erogati per aree tematiche, attraverso l’adozione del Regolamento dei servizi alla persona d’Ambito Distrettuale Sociale.
Il Comune di Guardiagrele, in qualità di ECAD, riceve ed introita nel proprio bilancio i finanziamenti statali, regionali, di altri enti pubblici o soggetti privati e le quote di cofinanziamento a carico degli altri Comuni dell'Ambito e predispone gli atti amministrativi e gestionali necessari per l'attuazione del PSD e di tutti gli interventi e programmi gestiti in modo associato a livello di ambito territoriale.
L'Ufficio di Piano
Per l'esercizio unitario e coordinato delle funzioni ed attività amministrative in materia di servizi sociali delegate attraverso la convenzione al Comune di Guardiagrele, preposto a svolgere il ruolo di Ente Capofila di Ambito Distrettuale, viene costituito un ufficio comune denominato “Ufficio di Piano” che si configura come lo strumento operativo ed esecutivo tramite il quale l'ECAD - Comune di Guardiagrele provvede all'attuazione e realizzazione del Piano Sociale di Ambito Distrettuale.
L’ufficio di piano è dotato delle seguenti figure di staff:
- Responsabile dell’Ufficio di Piano;
- Coordinatore tecnico dell’Ufficio di Piano;
- Consulente esterno per attività di progettazione, monitoraggio e rendicontazione;
- N° 4 Assistenti sociali Coordinatori di area;
- Operatore tecnico – amministrativo.
Il Comune di Guardiagrele, in qualità di ECAD, riceve ed introita nel proprio bilancio i finanziamenti statali, regionali, di altri enti pubblici o soggetti privati e le quote di cofinanziamento a carico degli altri Comuni dell'Ambito e predispone gli atti amministrativi e gestionali necessari per l'attuazione del PSD e di tutti gli interventi e programmi gestiti in modo associato a livello di ambito territoriale.
Le funzioni dell'Ufficio di Piano consistono principalmente in:
- a. coordinamento delle attività e dei rapporti con i Comuni ed altri soggetti coinvolti nell'attuazione del Piano Sociale Distrettuale;
- b. implementazione dei servizi mediante progettazione degli stessi, predisposizione di bandi, gestione delle gare e monitoraggio degli affidamenti;
- c. attività amministrativa e gestionale per l'attuazione dei programmi ed interventi inseriti nel Piano Sociale Distrettuale;
- d. monitoraggio, valutazione e rendicontazione delle azioni dirette e indirette.
Il Gruppo di Piano
Il Gruppo di Piano (GdP), strumento operativo della Conferenza dei Sindaci, la cui durata è corrispondente a quella del Piano Sociale Distrettuale, rappresenta uno strumento di partecipazione e coinvolgimento delle diverse realtà presenti nell’Ambito ed è chiamato a svolgere compiti di grande rilievo, compreso quello della stesura e valutazione del PSD.
Il Gruppo di Piano è composto da rappresentanti (politici e tecnici) degli Enti locali, della comunità locale nelle sue diverse espressioni (volontariato, cooperazione, associazioni, fondazioni, ecc.), delle istituzioni centrali e locali, quali la Prefettura, la Provincia, le Aziende Pubbliche dei Servizi alla Persona, le istituzioni scolastiche, il Centro di Giustizia Minorile competente per territorio, l’Ufficio di esecuzione penale esterna, etc., oltre ad almeno due rappresentanti dell’Azienda USL e del Distretto Sanitario di riferimento, per coordinare gli aspetti di integrazione socio-sanitaria.
La Conferenza dei Sindaci
In ogni ADS, formato da più Comuni, è costituita la Conferenza dei Sindaci, composta dai Sindaci dei Comuni ricompresi nell’ambito medesimo o loro delegati. La Conferenza elegge al suo interno il Coordinatore e si dota di un Regolamento per il proprio funzionamento.
La Conferenza dei Sindaci individua la forma associativa prescelta per la gestione associata delle funzioni e dei servizi sociali, nel rispetto delle disposizioni in materia di associazionismo comunale obbligatorio di cui al D.L. n. 78/2010 (legge n. 122/2010) e alla L.R. n. 1/2013 e s.m.i.
La Conferenza dei Sindaci è, quindi, il soggetto di indirizzo e programmazione preposto ad adottare le scelte di natura politica e programmatoria di cui assume le relative responsabilità.
Alla Conferenza dei Sindaci spettano in particolare i seguenti compiti:
- avviare il processo programmatorio per la predisposizione del Piano Sociale Distrettuale;
- promuovere e curare la formazione del Piano Sociale Distrettuale mediante la fissazione dei tempi, modalità e procedure per il coordinamento istituzionale sulle linee di indirizzo del Piano Sociale di Ambito Distrettuale, individuazione delle modalità di concertazione con le associazioni di categoria, fissare le modalità di consultazione e di coinvolgimento dei soggetti e delle organizzazioni del terzo settore;
- nominare il Gruppo di Piano garantendo all'interno dello stesso la presenza di rappresentanti politici, tecnici delle istituzioni pubbliche (comuni, province, dipartimento della Giustizia Minorile, dipartimento dell'amministrazione penitenziari, istituzioni scolastiche), della comunità locale nelle sue diverse espressioni (volontariato, cooperazione, associazioni di promozione culturale ecc.) e almeno un rappresentante dell'Azienda ASL, previa acquisizione delle relative designazioni; approvare il Profilo Sociale Locale;
- individuare le priorità di intervento e definire le risorse utilizzabili;
- definire l'Accordo di programma per l'approvazione formale del Piano Sociale di Ambito Distrettuale e delle sue eventuali modifiche;
- approvare, per quanto di competenza, le eventuali rimodulazioni finanziarie del quadro economico del Piano Sociale di Ambito Distrettuale e le rendicontazioni annuali.